Titolo del libro: Il Perdente che inizia a perdere.
Capitolo 1: L’arrivo di Reek.
Nell’Epoca Terza il mondo era, in larga parte, protagonista di continue e futili guerre.
In questo periodo, un’abitante della piccola Alvona, stava per intraprendere un lungo viaggio che l’avrebbe portato alla scoperta di nuove mete, non contaminate dall'odio. Questo giovane avventuriero non era altri che un ragazzino di anni (7x+8x+2x-3)/2, il cui nome era Reek. Quest’ultimo, per affrontare il suo tortuoso viaggio, s’imbarcò dal Porto di Gallò, portando con se solo 7 camicie e 2 calzini oltre al suo fido cane, Spike.
Per trovare il gommone che l’avrebbe portato nel Burumbi, Reek si affidò al marinaio Pi Greco di anni 3.14 che, per soli 15k pp, gli trovò una sistemazione davvero confortevole sul gommone di CoopSeyDou, un mercante del sud.
Dopo 30 giorni di navigazione arrivò nel Burumbi, qui vi trascorse 2 notti e 5 giorni.
Seguirono 10 giorni di vagabondaggio durante i quali entrò in un Lounge Bar per ripararsi da una violenta tempesta di Palle di Neve.
La sua attenzione ricadde subito su un anziano signore, Lit, che era intento a raccontare vecchie e gloriose storie di guerra. Reek, che dalla guerra vi nacque, fu molto affascinato da queste storie e al termine del lungo racconto, decise di chiedere all'anziano signore dei consigli dato la grande esperienza bellica trapelata da quanto appena ascoltato. Lit, dalle domande del giovane, intuì subito che il ragazzo aveva certamente vissuto anch'egli la guerra. Dopo aver risposto alle sue domande, decise di consegnargli un grosso oggetto ammaccato, di colore nero e gli disse che con quello avrebbe potuto vincere la guerra. Reek, contento del grosso dono appena ricevuto, corse via dal Lounge Bar per tornare al suo rifugio dove esaminò a fondo… molto molto a fondo il dono appena ricevuto e si rammaricò di non aver precedentemento chiesto, al vecchio e saggio Lit, istruzioni circa il suo utilizzo. Dunque, il giovane, si ritrovò da solo e con un grosso coso ammaccato e nero nel suo freddo rifugio.
Durante la notte, custodendo il prezioso oggetto tra le sue mani, inavvertitamente lo strofinò. Ed ecco che accadde la magia! Un tizio uscì dal grosso coso nero, era Il Roscio; Reek, svegliatosi per il forte impatto, non capì cosa fosse appena accaduto, tra nu ritt e nu fatt. Il Roscio innervosito per essere stato disturbato durante il suo spuntino notturno esclamò: "E mo che vuò?" e Reek rispose: "Voglio vincere la guerra nel mio paese!!!". Il Roscio, resosi conto della grande determinazione di Reek, gli rispose: "Visto che qua non potrai mai vencere, ti teletrasporterò in un epoca parallela dove la tua vittoria sarà assicurata…"
… Fu così che venne teletrasportato nel 2007…
Reek si ritrovò su di un ponte che attraversava un fiume, capì subito di essere stato catapultato in un’altra epoca perché, in una rapida panoramica, si accorse di strani pali con sopra dei lucchetti. Lui non poteva saperlo, ma era appena arrivato a Roma ed il fiume che stava scorrendo sotto di lui, era il Tevere.
Dopo aver esplorato la città in un lungo e in lungo, la sua attenzione fu rapita da uno sconosciuto oggetto che spuntava dal vicino bidone della monnezza, lo raccolse. Egli non sapeva di aver appena trovato un computer.
Reek, in quelle ultime 2 settimane, aveva trovato ospitalità presso un campo profughi denominato: "Viva la Guerra". Sarà qui che imparerà l'uso del computer.
Acquisite le sue nuove conoscenze informatiche, invocò nuovamente Il Roscio e gli chiese come avrebbe potuto vincere la guerra e a quel punto Il Roscio esclamò: "Solo su Tribals potrai! E mo famm magnà!!!".
Così Reek, grazie al suo computer, potè cercare "Tribals" su "SeCerchiNonTrovi" e dopo piccoli e semplici passaggi riuscì a capirne il funzionamento e a registrarvisi.
Ringraziamenti:
Ringraziamo Dea che ha corretto la sintassi dell'opera, ringraziamo Alfavale91 che è stato di molto aiuto visto che non ha aiutato in alcun modo.
Non siate folli non siate affamati(perchè c'è Six) il capitolo sarà presto disponibile.