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Dai su

DeletedUser

Ospite
Ci siamo tutti? Beh non sono più mod della sezione( da un bel po' di tempo) ma è brutto vedere questa sezione vuota:(...


Dai postate qui vostri racconti...( scritti da voi o anche di famosi scrittori)


Edit titolo... togliete l'accento per favore su su :D
 
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DeletedUser31687

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C'era una volta, anzi, ci sarà una volta,
in un paese sprofondato, ormai privo della luce del sole, un ragazzo di nome Roldey, faceva come lavoro l'autista dei Mega-Ionic-Impulsores, dei veicoli costruiti dopo la venuta delle prime città sotterranee, serve per fare gallerie, attraverso un raggio di "luce" molto intenso, crea una galleria, magari per collegarne altre, i bordi della galleria diventano solidi perchè il MII (così veniva chiamato) fondeva i minerali del terreno, creando una parete solida.
Questo lavoro piaceva a Rodney, lo rilassava, la parte più difficile del suo lavoro era posizionare la macchina, perchè specialmente sulle lunghe distanze bisognava essere precisi, altrimenti si rischiava di sbagliare percorso e magari di forare qualcuna delle "caverne moderne" di qualche cittadino sfortunato, e non era proprio il caso! ma grazie anche all'aiuto del computer raramente avvenivano incidenti, anche perchè in caso di collisione con qualcosa di non previsto l'impianto smetteva automaticamente di erogare energia.
Un giorno, mentre Rod stava creando un reticolo di gallerie per costruire un nuovo quartiere di caverne moderne a schiera, di quelle lussuose con le pareti levigate, si senti un colpo: poi un altro, e un altro ancora; la macchina evidentemente aveva dei problemi, "singhiozzava", mentre Rod scendeva dal mezzo per andare a controllare, dall'ombra di uno dei tanti cunicoli della zona saltò fuori un tizio mascherato e vestito i stracci neri, urlando parole incomprensibili, si getto sul povero Rod che per il fracasso della macchina si accorse solo all'ultimo dell'aggressore.

Quando ho voglia solo se vi va continuo (dubito che vi vada, l'ho fatto in questo preciso istante e non sono uno scrittore, ma te volevi un racconto! :D )
 
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DeletedUser24965

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Ci siamo tutti? Beh non sono più mod della sezione( da un bel po' di tempo) ma è brutto vedere questa sezione vuota:(...


Dai postate qui vostri racconti...( scritti da voi o anche di famosi scrittori)


Edit titolo... togliete l'accento per favore su su :D

quando ho tempo posto una bella storiella mia
 

DeletedUser

Ospite
C'era una volta, anzi, ci sarà una volta,
in un paese sprofondato, ormai privo della luce del sole, un ragazzo di nome Roldey, faceva come lavoro l'autista dei Mega-Ionic-Impulsores, dei veicoli costruiti dopo la venuta delle prime città sotterranee, serve per fare gallerie, attraverso un raggio di "luce" molto intenso, crea una galleria, magari per collegarne altre, i bordi della galleria diventano solidi perchè il MII (così veniva chiamato) fondeva i minerali del terreno, creando una parete solida.
Questo lavoro piaceva a Rodney, lo rilassava, la parte più difficile del suo lavoro era posizionare la macchina, perchè specialmente sulle lunghe distanze bisognava essere precisi, altrimenti si rischiava di sbagliare percorso e magari di forare qualcuna delle "caverne moderne" di qualche cittadino sfortunato, e non era proprio il caso! ma grazie anche all'aiuto del computer raramente avvenivano incidenti, anche perchè in caso di collisione con qualcosa di non previsto l'impianto smetteva automaticamente di erogare energia.
Un giorno, mentre Rod stava creando un reticolo di gallerie per costruire un nuovo quartiere di caverne moderne a schiera, di quelle lussuose con le pareti levigate, si senti un colpo: poi un altro, e un altro ancora; la macchina evidentemente aveva dei problemi, "singhiozzava", mentre Rod scendeva dal mezzo per andare a controllare, dall'ombra di uno dei tanti cunicoli della zona saltò fuori un tizio mascherato e vestito i stracci neri, urlando parole incomprensibili, si getto sul povero Rod che per il fracasso della macchina si accorse solo all'ultimo dell'aggressore.

Quando ho voglia solo se vi va continuo (dubito che vi vada, l'ho fatto in questo preciso istante e non sono uno scrittore, ma te volevi un racconto! :D )

mi piace, quando ne hai voglia mi piacerebbe leggere il continuo :)
 

DeletedUser31687

Ospite
*.* non l'avrei mai detto :D ..ok:

Buio. Ora voci. Voci arrabbiate. Roldey si stava risvegliando, ma considerando i giramenti che gli vennero quando provò ad alzarsi tutto sommato era meglio se continuava a dormire, ma ormai era fatta. Il luogo che si ritrovò ad esaminare era umido, sporco, si direbbe quasi una fogna dall'odore, ma era come se qualcuno l'avesse "rimodellata" per essere abitata, o perlomeno.."percorsa"; lui in particolare doveva essere in qualcosa paragonabile ad una prigione, c’erano delle sbarre che bloccavano i rotondi passaggi di quella che effettivamente era una fogna.. Le voci erano ancora lì, Rod continuava a sentirle in lontananza, era la stessa lingua di quel pazzo che l'aveva aggredito, una lingua incomprensibile, da bestie, e dopotutto quelli lì erano sicuramente Nomadi del Sottosuolo, gentaglia che ha rifiutato l'ordine del sistema dandosi al vagabondaggio, uomini senza terra ne padrone, uomini senza legge.. e a quel che si dice: uomini senza pietà. Già..perché l'avevano preso? la testa gli doleva e scopri di avere una brutta ferita nei pressi della tempia.
Gli uomini che parlavano stavano litigando, si capiva dal tono di voce, anche se non si capiva nulla di quello che dicevano, era palese che non si stessero scambiando complimenti.. Dopo un po’ di tempo, come qualche ora, una voce riuscì a predominare sulle altre, che pian piano si zittirono. Un rumore di passi indicò a Roldey che uno di quei Nomadi stava venendo da lui, era la sua occasione, doveva fare qualcosa, ma non riusciva a muoversi, solo lo stare in piedi gli dava dei pericolosi giramenti, era impotente.
Dietro le spalle gli si presentò un uomo che da come era vestito sembrava che in quelle fogne ci avesse nuotato: indossava degli stracci marroni, consunti e laceri, e aveva i capelli grigi e unti e occhi neri colmi di disgusto per quello che aveva davanti, in effetti il sentimento era reciproco.. Il Nomade aprì tramite un chiavistello le sbarre che tenevano prigioniero Rod ed entrò: lo costrinse ad alzarsi e non troppo gentilmente lo spinse fuori, Rod dovette fare un grosso sforzo per non vomitare o cadere, il Nomade gli face percorrere il cunicolo che faceva da prigione fino a che non si intravide un incrocio con un altra galleria da cui si intravedeva un po’ di luce, magari di un bel focherello, l’idea parve rallegrare Rod nonostante la situazione in cui era, l’idea di asciugarsi e sedersi davanti a un fuoco per contrastare quelle pallide luci riflesse in acque luride era troppo bella..

:)
 
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DeletedUser

Ospite
hu hu, interessante, cosa troverà ora Rod?

bel lavoro 2295! ;)
 

DeletedUser31687

Ospite
ehm..mi ero scordato di continuare..tenendo conto che andram mi ha già dato il permesso di postare qui senza problemi, ecco:

TRE MESI PRIMA:

Suono ritmico. Atroce. Scrolla i sensi assopiti senza nessun riguardo. Ma cos’è? Era solo una sveglia, una schifosissima sveglia regalata dall’azienda ai suoi dipendenti per il loro primo anno di lavoro. A Roldey quella sveglia non era mai piaciuta, aveva un suono orrendo, dava sempre alla giornata un tocco di inadeguatezza. Decise che prima o poi l’avrebbe cambiata, ma per il momento, se la doveva tenere, non poteva certo rischiare di fare tardi al lavoro. I ritardatari non esistono al Centro Trafori Edilizi dell’area 923. Vengono licenziati il giorno stesso che ritardano. Meglio cominciare a muoversi, dopotutto oggi danno i premi pensò assonnato Roldey, che già pregustava il nuovo premio dell'azienda per i "collaboratori fidati". Gli piacevano i premi, tutte le aziende davano i premi, ed era sempre una gara tra lui e i suoi amici per avere i premi "più prestigiosi". Sì, doveva muoversi. Sbrigò velocemente le questioni mattutine in bagno, e dopo essersi messo la sua tuta di lavoro si diresse alla fermata della metro. La cosiddetta "metro" non era una metro come possiamo immaginarla noi, anzi, aveva delle differenze sostanziali,: i mezzi "metro" non avevano ruote, ed erano dei perfetti cilindri; le gallerie non possedevano i soliti due binari, bensì ne avevano ben 4! I 4 binari erano disposti a equa distanza nella galleria perfettamente circolare della "metro", e il loro compito era "di non far ruotare il mezzo mentre era in viaggio". Questo provvedimento apparentemente strano si spiega guardando il modo con con cui i mezzi "metro" si spostano per le gallerie, cioè attraverso la pressione, infatti nelle gallerie c'è un vuoto d'aria che permette ai mezzi di percorrere grandi distanze in breve tempo. Tenendo conto che le gallerie potevano anche prendere della "salite" o delle "discese" discretamente ripide i costruttori del mezzo hanno pensato bene di fornire i sedili di robuste cinture di sicurezza per evitare che il passeggero venga sballottato per la cabina.
Roldey si presentò al lavoro in perfetto orario, passò la sua tessera alla convalidatrice all'entrata e si diresse verso il suo ufficio. Oggi lo aspettava lavoro burocratico, niente MII. Il momento interessante della giornata sarebbe arrivato dopo pranzo, al momento della premiazione. Chissà cosa mi daranno, gongolava felice Rod. Mangiò un pasto frugale a base di funghi e pane per i dipendenti dell'azienda e si diresse verso l'aula della riunioni A7, come scritto nel promemoria che aveva trovato qualche giorno prima sulla sua scrivania.
 
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DeletedUser31811

Ospite
La cosiddetta "metro" non era una metro come possiamo immaginarla noi, anzi, aveva delle differenze sostanziali,: i mezzi "metro" non avevano ruote, ed erano dei perfetti cilindri; le gallerie non possedevano i soliti due binari, bensì ne avevano ben 4! .
non avevo letto questo topic.

interessante.

la parte tra parentesi io la eliminerei del tutto o la riscriverei.

motivo?

non ha alcun senso una descrizione paragonata alla realtà attuale. anzi.

questo è un tizio che si alza la mattina e va a lavorare. bene, se prende questa metro, la puoi descrivere ma con senso di normalità: per lui è normale vedere queste metro, perchè mai dovrebbe descriverle con senso di stupore? e paragonarle con la nostra realtà?

ti faccio un esempio di ciò che intendo per normalità, cioè descrivere meraviglie tecnologiche con tono noncurante:

sveglia, solito surrogato di caffè ed eccomi qui. in fila. perennemente in fila. stamane poi è tremenda: ben trenta secondi, non ne posso piu' di questi treni a levitazione magnetica, lumache d'acciao che strisciano a soli 800 km orari: purtroppo il biglietto dell'avioget costa due euro e non posso permetterlo, non almeno se voglio cenare stasera..
 

DeletedUser31687

Ospite
grazie per le tue osservazioni (esempio compreso, molto apprezzato), entro breve proverò a riscrivere la parte della descrizione della metro :)

primolevi ha detto:
la parte tra parentesi io la eliminerei del tutto o la riscriverei.

a quale parte ti riferisci?
 
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