Pellegrina
Visdomino
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Ho letto più o meno tutto, a parte un paio di litigate futili, e vorrei fare un paio di osservazioni.
Old ha inquadrato abbastanza bene la situazione, ma trovare una soluzione che vada bene sia alla Inno che a noi giocatori non la vedo facile.
Per i giocatori, limitare alcune funzioni premium (ad esempio la possibilità di dimezzare le costruzioni - diciamo nel primo mese di gioco almeno) aiuterebbe a rendere meno insuperabile il divario tra chi paga e chi no (e tra "chi paga" metto anche quelli che "pagano" facendo i mercanti in altri mondi, perchè è sempre un impegno non indifferente). Il problema però è che la Inno vedrebbe una cosa di questo genere come una riduzione degli incassi.
Il problema è che loro devono differenziare tra chi "paga" il premium solamente facendo il mercante (come la sottoscritta) e chi "paga" con paypal e carta di credito. Ormai è difficile scorporare quelli che pagano con soldi "veri" da quelli che pagano solo con la fatica di mercanteggiare. Gli unici che possono vedere quanti soldi entrano davvero in cassa sono quelli con il pannello premium in mano (ossia IG e forse Ashton).
Tutto questo premesso, come possiamo ridurre l'uso dei pp (soprattutto ad inizio mondo) in modo da rendere di nuovo il gioco un browsergame "free to play" piuttosto che "pay to win"?
Io gioco ad altri giochini online della Inno, e hanno tutti una tendenza a diventare sempre più "pay to win", ma in altri casi (specificatamente "The West" e "Elvenar") è sempre possibile giocare e divertirsi in modo più tranquillo, senza dover per forza spendere soldi veri. Sono giochi di tipo diverso, dove non ci sono (almeno per ora) condizioni di vincita. Quindi mi domando, ma non saranno anche le condizioni di vittoria stesse a fomentare questa mania di spendere pp? Ricordando i vecchi mondi (quando Tribals si chiamava Tribalwars ed era gestito dalla GameForge), non c'erano condizioni di vittoria (e alcuni dei mondi erano aperti da anni). E se, invece di aprire continuamente mondi nuovi, la Inno facesse un mondo in cui non ci sono condizioni di vittoria? In cui fosse possibile giocare (al limite) per uno/due anni e vediamo come va?
Sarà solo un mio parere, ma una parte del problema dei mondi attuali è che appena si sanno quali condizioni di vittoria ci saranno, i soliti nerd si organizzano con amici, sharer, multi, conti correnti bancari e via discorrendo per spartirsi la vittoria.
Quindi, come proposta direi: un mondo SENZA condizioni di vittoria, con divieto di usare pp per dimezzare i tempi di costruzione (almeno per un periodo iniziale di tot, tipo quello per inviare risorse sul mercato libero) e un bel divieto di trasferire pp tra account diversi (per cercare di arginare i multi che fanno mercante e poi passano tutto all'account principale).
Sparatemi pure se volete, e scusate errori ed ommissioni (quando voi saprete scrivere in inglese come scrivo io in italiano potrete dire qualcosa )
Baci
Zia
Old ha inquadrato abbastanza bene la situazione, ma trovare una soluzione che vada bene sia alla Inno che a noi giocatori non la vedo facile.
Per i giocatori, limitare alcune funzioni premium (ad esempio la possibilità di dimezzare le costruzioni - diciamo nel primo mese di gioco almeno) aiuterebbe a rendere meno insuperabile il divario tra chi paga e chi no (e tra "chi paga" metto anche quelli che "pagano" facendo i mercanti in altri mondi, perchè è sempre un impegno non indifferente). Il problema però è che la Inno vedrebbe una cosa di questo genere come una riduzione degli incassi.
Il problema è che loro devono differenziare tra chi "paga" il premium solamente facendo il mercante (come la sottoscritta) e chi "paga" con paypal e carta di credito. Ormai è difficile scorporare quelli che pagano con soldi "veri" da quelli che pagano solo con la fatica di mercanteggiare. Gli unici che possono vedere quanti soldi entrano davvero in cassa sono quelli con il pannello premium in mano (ossia IG e forse Ashton).
Tutto questo premesso, come possiamo ridurre l'uso dei pp (soprattutto ad inizio mondo) in modo da rendere di nuovo il gioco un browsergame "free to play" piuttosto che "pay to win"?
Io gioco ad altri giochini online della Inno, e hanno tutti una tendenza a diventare sempre più "pay to win", ma in altri casi (specificatamente "The West" e "Elvenar") è sempre possibile giocare e divertirsi in modo più tranquillo, senza dover per forza spendere soldi veri. Sono giochi di tipo diverso, dove non ci sono (almeno per ora) condizioni di vincita. Quindi mi domando, ma non saranno anche le condizioni di vittoria stesse a fomentare questa mania di spendere pp? Ricordando i vecchi mondi (quando Tribals si chiamava Tribalwars ed era gestito dalla GameForge), non c'erano condizioni di vittoria (e alcuni dei mondi erano aperti da anni). E se, invece di aprire continuamente mondi nuovi, la Inno facesse un mondo in cui non ci sono condizioni di vittoria? In cui fosse possibile giocare (al limite) per uno/due anni e vediamo come va?
Sarà solo un mio parere, ma una parte del problema dei mondi attuali è che appena si sanno quali condizioni di vittoria ci saranno, i soliti nerd si organizzano con amici, sharer, multi, conti correnti bancari e via discorrendo per spartirsi la vittoria.
Quindi, come proposta direi: un mondo SENZA condizioni di vittoria, con divieto di usare pp per dimezzare i tempi di costruzione (almeno per un periodo iniziale di tot, tipo quello per inviare risorse sul mercato libero) e un bel divieto di trasferire pp tra account diversi (per cercare di arginare i multi che fanno mercante e poi passano tutto all'account principale).
Sparatemi pure se volete, e scusate errori ed ommissioni (quando voi saprete scrivere in inglese come scrivo io in italiano potrete dire qualcosa )
Baci
Zia
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