Non hai mai specificato "tutto quello che si fa
in gioco è lecito" e anzi hai portato l'empio di una cosa "off game"; sono però sollevato dal notare che anche per te quel "tutto" ha un limite.
In ogni caso questo è un gioco di strategia più che di guerra (la guerra è solo una parte del tutto) ma soprattutto è appunto un gioco; quando ti iscrivi accetti di rispettare una serie di regole e stare ad infrangerle in preda alla smania di vincere o di dimostrare di essere "superiori" è (parere personale) molto triste.
Per il resto non serve che cerchi di giustificarti. La pensi così, l'abbiamo capito, smettila di nasconderti dietro agli altri.
Sorvolando che non tutti infrangono il regolamento sarai ben consapevole che se domani mentre guidi investi e ammazzi uno non sarai mai paragonato a uno degli attentatori dell'11 settembre (o della dtrage di bologna per un caso più geograficamente vicino). Entrambi avete infranto una "regola" (non uccidere), ma dire che è la stessa cosa non sta ne in cielo ne in terra. Entrambe le cose vanno condannate, ma in certi casi è giusto riservare condanne decisamente più enrgiche.
Per concludere non è una questione di piangere, io gioco per divertirmi, anche se perdo non me ne frega nulla finchè posso divertirmi. Il problema (e con questo rispondo anche a
@Ray 20, che però dovrebbe già sapere come la penso) è che specialmente certe infrazioni se adottate su larga scala rendono il gioco letteralmente ingiocabile. Finchè è solo una fazione ad adottare certe pratiche (come per esempio in w58, primo w da secoli ad avere più di 4 continenti nonostante un numero di giocatori "normale") va tutto liscio, ma quando tutti i contendenti le usano (come in w51) ci si trova in un (scusate il francesismo) troiaio incredibile dove il gioco passa completamente in secondo piano.
L'autorità non sanziona certe cose? Fa niente dovremmo essere tutti esseri pensanti in grado di controllare i nostri istinti primordiali.