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Racconto parte I

DeletedUser31687

Ospite
In principio il tutto era oscuro.
In principio non esisteva l'essere in se, ma solo il suo predecessore, che si espandeva per il tutto come un Mare senza sponde, senza riva e senza fondo, come senza ogni cosa; il Mare era calmo, la sua risacca inesistente eppur mentalmente percepibile era una culla per l'anima, come se essa si stesse fondendo con codesto Mare per tornare al suo stato primordiale dove niente è perchè deve ancora..diventare.
Il Mare era calmo, niente pareva turbarlo perchè non esisteva niente che non provenisse da esso, perchè esso era l'inizio di tutte le cose che potrebbero essere, e che difatti, saranno.
Ecco quindi, che in un momento apparentemente casuale, il Mare si fermò, sussultò, come scosso da un brivido, e cominciò a mutare, e ritraendosi da alcune parti e ritirandosi da altre, formò lo spazio, ed esso era nero e vuoto come la pece, ma aveva ancora frammenti di Mare compressi e ritirati che ora vorticavano nei loro spazi, e il mondo non aveva fine per quando si potesse avere vista potente; tutt'aun tratto, il mondo, sentì il calore delle stelle, perchè gli ammassi vorticosi del Mare avevano dato vita alle stelle e alla luce, che era il loro frutto più puro.
Ma le luci erano piccole e sole e non riuscivano ad apprezzare la loro luminosità perchè non c'era nulla da illuminare, allora dal Mare nacquero i pianeti, che esistevano per gratificare le stelle sorridendogli con le loro terre pronte ad accogliere il più misterioso dei frutti del Mare: la vita.


non sapevo che fare, spero che vi piaccia, immagino che non sia tutta farina del mio sacco perchè il mio cervello avrà preso spunto da altre parti, ma almeno l'ha fatto senza avvertirmi :D .
 
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DeletedUser

Ospite
:) mi ricorda molto la creazione del mondo secondo gli stoici, solo che qua c'è il mare al posto dello pneuma
me lo ricordo... a mesi di distanza....

se solo la proff di filosofia fosse qua ç_ç

edit: stupendo comunque! bravo veramente vogliamo il capitolo II
 

DeletedUser31687

Ospite
grazie :)
comunque la bibbia non l'ho mai letta, tanto per togliere i dubbi, casomai solo quella di Tolkien (mi sto riferendo a "Il Silmarillion"), comunque ora vedo di continuare la creazione
 

DeletedUser

Ospite
stasera ne metto uno io :D

Carino.

vi invito tutti a postare vostri racconti ;)
 

DeletedUser31687

Ospite
grazie pasciu :)

ti sei scordato di mettere il racconto :p

comunque ecco il continuo:

L’Universo si era formato. Ma le trasformazioni del mare erano tutt’altro che finite, mancava l’ultimo tassello, l’ultima spinta per far partire quel nuovo mondo, per dargli la forza di camminare da solo, per dargli la forza di crescere, e, anche se questo non si poteva sapere, per dargli la forza, di morire: perché non c’è nascita senza morte, ne distruzione senza creazione, ne amore senza odio, perciò per far sì che il mondo esistesse, bisognava dargli le forze per uccidersi, quando fosse giunto il momento. Ma ora siamo ancora lontani da quel momento, e il mare deve ancora cessare il suo lavoro.
A un tratto, gli ultimi frammenti di mare, come di comune intesa, conversero verso un unico punto, formando una sfera perfetta, proprio al centro dell’Universo; nell’ultimo attimo, quando l’essenza rimasta del mare fu tutta riunita, per un attimo fugace la sfera raggiunse la perfezione assoluta, una perfezione impensabile, destinata solo a decadere.
Infatti, passato l’attimo di solenne e fragile equilibrio, la sfera si dissolse e il mare ormai grigio di stanchezza se ne andò lasciando spazio alla sua ultima creazione: l’Essere Perfetto.
L’Essere era bianco, di sembianze impossibili da decifrare, perché cambiavano a seconda di chi lo vedeva, e per me che ve lo racconto, aveva sembianze vagamente umane, perché io stesso appartengo alla razza umana, e in essa risiede il mio spirito. Ma l’Essere al momento della sua nascita aveva tutto, e non si poteva certo paragonare ad un essere umano.
Egli fu il primo, ad assaporare il dono della vita, e tutto per lui era nuovo, e ogni cosa una scoperta; si rese conto che il Mondo intorno a lui era niente di meno se non un estensione invisibile della sua mente, perché essendo lui diretto figlio del Mare, aveva la facoltà di creare a suo piacimento tutto ciò che gli fosse venuto in mente. Ed essendo figlio del Mare, egli era consapevole di tutto ciò che gli stava intorno, e niente gli era nascosto, perché niente era al di fuori del suo spirito..e ciò gli fece male.
Così l’Essere pensò, pensò e vagò per il mondo che non aveva segreti per lui, e dentro di sé si domando perché stava male. I suoi spostamenti non erano comuni, poiché gli bastava immaginare la destinazione che già vi era arrivato, perché, al contrario delle creature che sarebbero seguite, lui non era un essere del mondo, ma faceva parte del mondo stesso.
Il suo vagare fu immenso, né lui volle fermarsi finché non avesse trovato la causa del suo dolore; attraversò tutto l’Universo, finché non arrivò al confine, dove lui sapeva trovarsi solo e unicamente il capo opposto dell’Universo, in un circolo senza fine.
Allora provo per la prima volta un emozione, uno dei gioielli della vita, seppur terribile: la Solitudine, ma questo era solo l’ultimo colpo prima della fine, perché era della solitudine che aveva bisogno, poiché senza di essa non poteva ottenere il suo opposto.
Guardando al confine dell’Universo infatti, con la sua vista che tutto percepiva, vide per la prima volta se stesso, e si rese conto che per poter eliminare la solitudine dal suo cuore, aveva bisogno di qualcuno che ne prendesse il posto! Così, nel momento stesso che ebbe l’illuminazione, il suo “riflesso” all’opposto dell’Universo acquisì vita propria e, resosi conto di esistere, voltò lo sguardo al suo fratello, ed entrambi, fulminati dal reciproco pensiero, si ritrovarono abbracciati. Un abbraccio dovuto all'unico pensiero della vicinanza fisica, del bisogno assoluto di un contatto intimo. Così l'Essere provò la sua seconda emozione, la più bella di tutte: l'Amore.
 
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DeletedUser31811

Ospite
ahaahah ok fai con comodo..io continuo con la mia bibbia xD
carino l'inizio, peccato che assomigli troppo alla bibbia, cioè sia zeppo di errori e contraddizioni :D quindi prendo il racconto sul serio e provvedo a smontarlo e analizzarlo come i tizi che sono passati ben tre volte nelle ultime due settimane... purtroppo però solo in un caso hanno accettato la sfida, le altre due volte se ne sono andati via subito :(

cominciò a mutare, e ritraendosi da alcune parti e ritirandosi da altre, formò lo spazio, ed esso era nero e vuoto come la pece

errore, esisteva già, si deduce dalle prime righe.

1 tutto per lui era nuovo, e ogni cosa una scoperta

2 consapevole di tutto ciò che gli stava intorno, e niente gli era nascosto, perché niente era al di fuori del suo spirito..e ciò gli fece male.
2 bis finché non avesse trovato la causa del suo dolore

3 Allora provo per la prima volta un emozione, uno dei gioielli della vita, seppur terribile: la Solitudine

4
Così l'Essere provò la sua seconda emozione, la più bella di tutte: l'Amore.

stupore, dolore, poi prova il primo sentimento che è la solitudine e l'amore? lo stupore e il dolore non sono sentimenti???


e meno male che è perfetto questo essere... se fosse imperfetto, cosa farebbe? :D

image004.jpg



ecco la dimostrazione che il suo doppio è anche peggio... se già l'essere è imperfetto, il suo doppio è fatto con scarti...
 

DeletedUser31687

Ospite
carino l'inizio, peccato che assomigli troppo alla bibbia, cioè sia zeppo di errori e contraddizioni :D quindi prendo il racconto sul serio e provvedo a smontarlo e analizzarlo come i tizi che sono passati ben tre volte nelle ultime due settimane... purtroppo però solo in un caso hanno accettato la sfida, le altre due volte se ne sono andati via subito :(

cominciò a mutare, e ritraendosi da alcune parti e ritirandosi da altre, formò lo spazio, ed esso era nero e vuoto come la pece

errore, esisteva già, si deduce dalle prime righe.

1 tutto per lui era nuovo, e ogni cosa una scoperta

2 consapevole di tutto ciò che gli stava intorno, e niente gli era nascosto, perché niente era al di fuori del suo spirito..e ciò gli fece male.
2 bis finché non avesse trovato la causa del suo dolore

3 Allora provo per la prima volta un emozione, uno dei gioielli della vita, seppur terribile: la Solitudine

4
Così l'Essere provò la sua seconda emozione, la più bella di tutte: l'Amore.

stupore, dolore, poi prova il primo sentimento che è la solitudine e l'amore? lo stupore e il dolore non sono sentimenti???


e meno male che è perfetto questo essere... se fosse imperfetto, cosa farebbe? :D

image004.jpg



ecco la dimostrazione che il suo doppio è anche peggio... se già l'essere è imperfetto, il suo doppio è fatto con scarti...

dunque-dunque, proviamo a contestare il contestabile xD

1- può darsi che non abbia descritto bene la situazione (in teoria io lì non ci sarei neanche potuto essere..), ma lo spazio prima non c'era, c'era il mare. se mi fai vedere da dove lo deduci se ne può parlare
p.s. il "tutto" non è lo spazio

2- sullo stupore in effetti dovrò pensarci, e magari editare in giro xD, ma il dolore non è un emozione, può essere causato da una emozione, ma non è l'emozione stessa (tralasciando il dolore fisico, s'intende)

3-ehm, mi spieghi la dimostrazione? :)


Mondo 11 ha detto:
Grazie :)
 

DeletedUser

Ospite
sul punto 1 ...

L'esistenza del mare non presuppone lo spazio'?
 

DeletedUser31687

Ospite
sul punto 1 ...

L'esistenza del mare non presuppone lo spazio'?

no, nella mia immaginazione lo spazio è un "prodotto" del mare che si ritirava, lasciando appunto il posto allo "spazio", ma il mare non era nello spazio, è lo spazio che "salta fuori" dal mare..sai, è un po' difficile spiegare la "creazione del mondo" :D
 
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