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Qualcuno nota analogie?

DeletedUser

Ospite
...Grandi vasi, tutti pieni di fiori. Migliaia di petali,
completamente aperti e sericamente morbidi, come le guance di
innumerevoli cherubini, ma di cherubini che, in quella splendente
luce, non erano esclusivamente rosei ed Ariani, ma anche luminosamente
Cinesi; anche Messicani, anche apoplettici per il troppo soffiare
nelle trombe celesti, anche pallidi come la morte, pallidi del candore
postumo del marmo. Le bambinaie si irrigidirono sull'attenti
18 all'apparire del Direttore.
«Disponete i libri» diss'egli brevemente.
In silenzio le bambinaie obbedirono. Fra i vasi di rose furono
distribuiti in bell'ordine i libri - una fila di in-quarto per
l'infanzia aperti in modo invitante - ciascuno su un'immagine
gaiamente colorata di quadrupede, di pesce o di uccello.
«Ora portate i bambini.»
Uscirono in fretta dalla stanza e rientrarono dopo pochi minuti
spingendo ciascuna una specie di scaffale su ruote i cui quattro
ripiani di rete metallica erano carichi di bambini di otto mesi, tutti
esattamente precisi (un Gruppo Bokanovsky, era chiaro) e tutti
(poiché appartenevano alla casta Delta) vestiti di kaki.
«Metteteli in terra.»
I bambini furono scaricati.
«Adesso voltateli in modo che possano vedere i fiori e i libri.»
Appena voltati, i bambini tacquero immediatamente: poi cominciarono a
strisciare verso quelle masse di colori brillanti, quelle forme così
allegre e vivaci sulle pagine bianche. Mentre si avvicinavano, il sole
uscì da un momentaneo eclissi dietro una nube. Le rose si infiammarono
come per effetto d'una improvvisa passione interna; un'energia nuova e
profonda parve diffondersi sulle brillanti pagine dei libri. Dalle
file dei bambini striscianti uscivano piccoli gridi di eccitazione,
gorgoglii e cinguettii di piacere.
Il Direttore si fregò le mani. «Benissimo!» disse. «Sembra quasi che
sia stato fatto apposta.»
I più veloci erano già giunti alla meta. Le manine si allungarono
incerte, toccarono, afferrarono, sfogliando le rose transfigurate,
sgualcendo le pagine illustrate dei libri. Il Direttore attese che
tutti fossero allegramente occupati. Poi disse: «State bene attenti».
E alzando la mano, diede il segnale.
La Bambinaia in Capo, che stava in piedi vicino a un quadro di
comando, abbassò una leva.
Vi fu una violenta esplosione. Acuta, sempre più acuta, fischiò una
sirena. I campanelli d'allarme squillarono disperatamente.
I bambini sussultarono, urlarono; i loro visi erano alterati dal
terrore.
«E ora,» gridò il Direttore (poiché il rumore era assordante), «ora
procediamo a rafforzare l'effetto della lezione mediante una leggera
scossa elettrica.»
Agitò di nuovo la mano e la Bambinaia in Capo abbassò una seconda
leva. Di colpo i gridi dei bambini mutarono di tono. C'era qualcosa di
disperato, di folle quasi, negli urli acuti e spasmodici che essi ora
emettevano. I loro piccoli corpi si contraevano e si irrigidivano; le
loro membra si agitavano a scatti come sotto l'azione di fili
invisibili.
«Noi possiamo far passare la corrente elettrica su tutta questa zona
del pavimento» gridò il Direttore a guisa di spiegazione. «Ma basta
ora»; e fece un cenno alla Bambinaia.
Le esplosioni cessarono, le suonerie si quietarono, l'urlo delle
sirene scese di tono in tono sino a smorzarsi. I corpi, che si
agitavano, e si irrigidivano, si distesero, e ciò che era stato
singhiozzo e urlo di bambini impazziti si allargò di nuovo in urla
19 normali di terrore ordinario.
«Offrite loro ancora i fiori e i libri.»
Le bambinaie obbedirono; ma, all'avvicinarsi delle rose, alla semplice
vista di quelle immagini gaiamente colorate del micio, del
chicchirichì, della pecora che fa bee bee, i bambini si tirarono
indietro terrorizzati; l'intensità delle loro urla aumentò
improvvisamente.
«Osservate» disse il Direttore trionfante, osservate.»
I libri e il fracasso, i fiori e le scosse elettriche: già nella mente
infantile queste coppie erano unite in modo compromettente; e dopo
duecento ripetizioni della stessa o d'altre simili lezioni, sarebbero
indissolubilmente fuse. Ciò che l'uomo ha unito, la natura è impotente
a separare.
«Essi cresceranno con ciò che gli psicologi usavano chiamare un odio
'istintivo' dei libri e dei fiori. I loro riflessi sono
inalterabilmente condizionati. Staranno lontano dai libri e dalla
botanica per tutta la vita.» ...

Dal mondo nuovo...
 
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